Salve a tutti,
Quando si fa un fastidioso controllo medico intorno ai 50 anni, si raccomanda di eliminare le fibre alimentari 5 giorni prima, nell'ambito di una dieta abbastanza controllata, in particolare per quanto riguarda il pane. Quando ho guardato le etichette del pane (Migros e altre catene), sono rimasta piuttosto sorpresa.
Pensavo che i pani dall'aspetto piuttosto bianco avessero poche fibre alimentari, o almeno meno di quelli più rustici: non è così: il colore non dice molto.
Ma anche i pani per i panini (pani per toast, pani M-Budget e altri, tranne quelli integrali) sono pubblicizzati come aventi un contenuto di fibre più elevato rispetto agli altri pani. Sorpresa, pensavo che in quelle fette ci fosse solo aria ;-))!!!
Il pane con il minor contenuto di fibre che ho trovato è il pane ginevrino (1,5%), mentre il pane semibianco ne ha di più, forse anche più del pane contadino (non ho più le confezioni), del pane tostato (3%) e del pane milanese (3,5%).
Uno specialista del suo settore potrebbe parlarci della correlazione tra la bianchezza del pane e il contenuto di fibre, e di quale pane sia migliore per una dieta a basso contenuto di fibre (o senza fibre), ad esempio per consigli nutrizionali su quali pani utilizzare in questo contesto (i medici non hanno un'opinione molto informata sulle qualità dei pani disponibili...)?
Infine, queste piccole differenze dell'1,5-3,5% sono reali o forse non hanno alcun impatto in questa situazione?
In ogni caso, complimenti per le vostre etichette di composizione nutrizionale, che hanno il vantaggio di esistere (!!) e di essere sufficientemente chiare e complete per orientare la vostra scelta!
Grazie, buona giornata e cordiali saluti.