Buon pomeriggio,

Da un documentario trasmesso dalla televisione tedesca ad Almeria (Spagna) e in Calabria (Italia), apprendo che le aziende soggette allo standard GlobalGAP non rispettano gli standard per le condizioni di lavoro su larga scala, sfruttano sistematicamente i rifugiati africani e li lasciano vegetare nelle baraccopoli.

Quando leggo che Migros riconosce lo standard GlobalGAP come equivalente al proprio standard, arrivo subito alla conclusione che questi standard non valgono la carta su cui sono scritti.

Questi standard non servono a rassicurare i consumatori, ma devono garantire la qualità dei prodotti, una produzione sostenibile e un trattamento equo e umano dei dipendenti nella produzione. Questo è possibile solo attraverso ispezioni regolari e senza preavviso.

Chiedo quindi a Migros di fare di più per garantire il controllo dei suoi standard e di smettere di riconoscere standard palesemente non sicuri come il GlobalGAP.

Chiedo inoltre alla Migros di non partecipare alla rovinosa pressione sui prezzi dei fornitori, come è prassi comune tra gli acquirenti dei rivenditori tedeschi, ad esempio. In Svizzera paghiamo prezzi equi nel commercio al dettaglio. In cambio ci aspettiamo di ricevere prodotti di qualità adeguata.