È importante che l'azienda Dubler si comporti in modo equo nei confronti dei suoi dipendenti di tutte le nazioni e non permetta il razzismo in azienda. Il nome dolce, che è stato usato legittimamente per anni, non è improvvisamente razzista. Troverei emozionante un ritratto dell'azienda sul giornale Migros, che indaga e racconta la storia dell'azienda. Farebbe luce sulla collaborazione di lunga data con un'azienda svizzera. Chiarire se l'azienda non pratica il razzismo e tratta in modo equo tutte le nazionalità e i generi. Se non si riscontrano incongruenze, Migros dovrebbe sostenere chiaramente il prodotto e l'azienda. Non dovrebbe tollerare e accettare il bullismo, l'emarginazione e la messa in scena di vecchi fatti storici. Forse sarebbe interessante anche un sondaggio che chiedesse ai clienti di esprimere la loro opinione. Trovo inoltre del tutto banali e ridicoli i commenti che mettono in relazione il passo falso nella gestione della questione Morenkopf con l'intera Migros. Un impulso su come reagire meglio, cioè orientato alla soluzione, è appropriato e richiesto in questo caso.